Mettere il Cuore nella sessualità significa imparare a portare sempre più verità e autenticità nel rapporto che abbiamo con la relazione di coppia, con l’atto sessuale, col nostro corpo e col corpo della persona con cui condividiamo questa sessualità.
Portare verità è essere capaci di osservare e portare alla luce tutto il rumore egoico, gli automatismi inconsci e le proiezioni che ci disconnettono dal presente, e quindi inevitabilmente anche dalla persona di fronte a noi.
Portare autenticità significa capire che una sana sessualità dipende da quanto siamo veramente connessi alla nostra sensualità (=come vogliono esprimersi i nostri sensi!).
E nostra è in grassetto perché spesso crediamo di essere connessi, ma invece stiamo mettendo in scena un programma automatico che abbiamo assorbito.
Non siamo veramente rilassati nel corpo, stiamo inconsciamente recitando un copione e siamo pieni di tensioni che nemmeno percepiamo.
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La nostra sensualità non dipende da quanto siamo capaci di dire certe cose o muoverci in un certo modo, ma da quanto ci sentiamo davvero a nostro agio nel nostro corpo quando guardiamo il partner negli occhi, quando lo baciamo e lo accarezziamo.
Più impariamo a tenere la mente sgombra e a rilassarci nel corpo, più siamo presenti.
Da questa presenza, il corpo si muove sempre più naturalmente. Non c’è da pensarci. La sua saggezza ci guida in modo giocoso e innocente.
La sessualità si rivela essere un flusso meditativo attraverso i sensi.
Ma quando nel retroscena la mente si sta preoccupando di quello che “c’è da fare”… La nostra sessualità diventa una performance vuota, tesa, meccanica.
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Verità e autenticità vanno di pari passo.
Essere capaci di abitare il nostro corpo con naturalezza diventa sempre più naturale quando ripuliamo l’ego….
E il bisogno di ripulire l’ego diventa sempre più evidente quando iniziamo a voler accogliere il nostro corpo con innocenza e spontaneità.
Da lì impariamo a chiederci:
quanto la mia intenzione è pulita nell’avvicinarmi alla persona di fronte a me?
Sto cercando di ottenere qualcosa?
Sto cercando accettazione?
Sto cercando di sentirmi importante, di compiacere o comprare l’altro?
Sto cercando di sfogare un’energia sull’altro?
Sono già proiettato sul raggiungere un risultato particolare (amplesso, orgasmo…) o sono concentrato su quello che sto vivendo in questo momento?
Sono in preda alla foga di soddisfare solo il mio piacere o davvero ci sono, sono connesso al mio cuore e mi avvicino all’altro per la pura voglia di condividere il mio amore con lui?
Quanto mi sento in pieno potere del mio corpo e della mia energia sessuale e allo stesso tempo mi sento rilassato?
Sento vergogna, senso di colpa, voglia di nascondermi, oppure lascio libero di esprimere il mio corpo con vulnerabilità e gioia?
La sessualità mi crea stress, tensione e drena le mie energie, oppure mi fa sentire più vivo, più creativo, più in armonia con la vita e col piano spirituale?
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Il processo di imparare a mettere il Cuore nella sessualità ci fa comprendere che creiamo vera connessione con l’altro solo quando noi in primis siamo connessi al nostro centro interiore.
Ma per fare questo prima di tutto abbiamo bisogno di accorgerci dei modi, più o meno palesi, in cui non siamo autentici e veri nel nostro rapporto con la sessualità.
Di tutte le distorsioni e programmazioni che non ci permettono di essere connessi al nostro Cuore, e così anche al Cuore dell’altro.
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