Ora posso lasciar andare i traumi, le ferite, i blocchi, non sono più io quella. Ho accettato  il passato, le ferite, le ombre... Mi sono resa conto che ci saranno sempre, ma non sono più identificata.

Continuavo a identificarmi con la storia del passato, entravo nel personaggio della me traumatizzata. Ma fa parte del passato! Perché quindi continuare a identificarmi con quella parte lì?

Lascio andare quelle parti, sono parte del percorso, grazie, ma ora basta, non sono più io tutte quelle cose, non hanno più ragione di esistere nel presente. E così posso attrarre situazioni, persone e opportunità che mi portano a esperienze diverse,

Sento molta più tranquillità: c'è tutto il tempo del mondo. Dove stiamo correndo tutti? Perché metterci fretta?

Ho capito quanto scappiamo dalla sofferenza, ma in realtà ha tutto un senso. Cerchiamo di controllare gli eventi, ma poi capiamo che certe cose andavano affrontate prima di riuscire a concretizzarne altre.

Le cose arrivano quando devono arrivare, non perché cerchiamo di controllarle. Le situazioni si presentano da sole: è tutto un algoritmo!

Quello che spaventa la mente umana è dire di sì alle esperienze difficili, alla sofferenza, ma oggi sento che voglio dire sì, sono pronta a tutto, anche se è una pugnalata, schiaffoni in faccia che ti ribaltano. Certe lezioni devono arrivare.